Al giorno d’oggi tutti parlano di streaming con molta facilità, spesso confondendo le dirette streaming con altre tipologie di trasmissioni via web. Questo articolo ha l’obiettivo di spiegarti come realizzare una diretta streaming, ma anche di far chiarezza sulla sua natura, spiegando che cosa è esattamente una live streaming.
Definizione
Per iniziare partiamo quindi dalla definizione che da Wikipedia della parola “streaming”:
“Lo streaming […] identifica un flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente a una o più destinazioni tramite una rete telematica. Questi dati vengono riprodotti man mano che arrivano a destinazione.”
In questa definizione di Wikipedia troviamo tutti gli elementi essenziali dello streaming, che affronteremo anche in questo articolo, e che ora ribadiamo:
- Per fare uno streaming è possibile utilizzare una telecamera con un microfono (ovvero un segnale), oppure, se si possono utilizzare più telecamere e più microfoni, ma in questo caso ma è necessario utilizzare un mixer per unire tutte queste sorgenti in un unico segnale.
- Posso trasmettere questa sorgente a più utenti contemporaneamente (le destinazioni).
- Trasmetto appoggiandomi ad internet, quindi è essenziale avere una buona connessione.
- Se non ho una buona connessione la diretta live verrà riprodotta “a singhiozzi” generando dei “lag”.
Tieni presente questi elementi perché ti permetteranno di spiegare ai tuoi clienti ed utenti quali potrebbero essere gli eventuali disagi dello streaming.
Per evitare questa problematica devi, ovviamente, trovare la migliore connessione a tua disposizione per trasmettere, ma sappi che anche la tecnologia viene in tuo soccorso.
I media server che si occupano di streaming infatti, hanno delle impostazioni che permettono di ritardare la trasmissione di 20-30-40 secondi. Questo ritardo nella trasmissione, chiamato “latenza della trasmissione” in termini tecnici, permette di evitare i “lag” e le trasmissioni “a singhiozzo” perché, grazie alla trasmissione ritardata i pacchetti già pronti hanno il tempo di aspettare quelli in ritardo e garantire una trasmissione senza interruzioni. Attenzione però: questa funzione è attiva solo su media server professionali e a pagamento, piattaforme gratuite come Facebook, Youtube, ecc. non la prevedono (per questo motivo spesso capita di vedere trasmissioni a singhiozzi).
Tipologie di streaming: streaming on-demand e streaming live
Per molte persone realizzare una diretta streaming significa mettersi davanti ad una telecamera e trasmettere. In realtà, anche piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video, Disney Plus, ecc. funzionano grazie alla tecnologia streaming.
Ma che cosa differenzia le dirette streaming di queste piattaforme dalle diretta che vedi tutti i giorni sui canali social?
La differenza risiede nella modalità di produzione del video da trasmettere.
Le piattaforme di film e serie tv infatti si occupano di streaming “on-demand”: il video viene prima prodotto e poi erogato quando un utente lo richiede. Tecnicamente si dice che l’erogazione avviene in modalità “asincrona” rispetto alla produzione, ovvero in due momenti diversi.
Diversamente quando realizziamo un evento parliamo di streaming “live”: il video viene prodotto e subito trasmesso, mentre lo spettatore lo segue in diretta. Rientrano in questa categoria, per esempio, la trasmissione live delle partite di calcio e i talk show televisivi.
Differenza fra diretta streaming professionale e amatoriale
Spesso cadiamo nell’errore di pensare che le trasmissioni streaming professionali siano appannaggio delle grandi piattaforme video, mentre per le aziende e i professionisti che vogliono realizzare una diretta streaming non rimane che un approccio amatoriale.
In realtà, fra i due estremi della grande professionalità e dell’improvvisazione amatoriale, cadono tantissime variazioni intermedie.
È bene però conoscere innanzitutto questi due estremi, per capire qual è il minimo standard sotto cui non è possibile scendere e il massimo a cui si può aspirare.
Come fare una diretta streaming amatoriale
Il live streaming privato è, oramai da molti anni, alla portata di tutti. È sufficiente uno smartphone e l’accesso ad una piattaforma per trasmettere la tua live in tutto il mondo.
Esistono tante piattaforme gratuite che potrai utilizzare a questo scopo, ma ricorda che non sono propriamente gratuite. In cambio del servizio offerto infatti verranno chiesti ad ogni partecipante dei dati di identificazione, dei dati di utilizzo e verrà trasmessa della pubblicità. Insomma, vale sempre la regola che “se qualcosa è gratis allora il prodotto sei tu”.
Questi sistemi sono molto buoni per chi inizia, ma hanno dei grossi limiti oltre a quelli sopra menzionati:
- Tempo – Non puoi trasmettere tutto il tempo che vuoi, questo è un grosso problema se vuoi realizzare un evento molto lungo.
- Qualità – La potenza dei media server su queste piattaforme condivise di norma è molto scarsa ed appena sufficiente a garantire la diretta (dovrai fare i conti con “lag” e trasmissioni a singhiozzo).
- Utenti connessi – Solitamente queste piattaforme hanno un numero massimo di utenti che possono connettersi gratuitamente, quindi se hai obiettivi maggiori dovrai sbloccare un piano a pagamento.
- Accessibilità – Molto spesso questi live sono rivolti ad un pubblico aperto e non ci sono blocchi all’ingresso che selezionino chi può accedere. Questo significa, per esempio, che non puoi limitare la visione della tua live solamente ai clienti paganti o ad un determinato gruppo di persone selezionate.
Infine, le dirette streaming amatoriale in molti casi vengono realizzate da un’unica persona che ricopre tutti i ruoli professionali: dal videomaker, alla regia, fino al tecnico streaming, ecc.
Come fare una diretta streaming professionale
La più grande differenza fra una diretta streaming amatoriale e professionale non è data dalle attrezzature. Videocamere ed altri apparecchi possono essere acquistate da chiunque abbia budget a sufficienza.
La vera differenza la fanno invece le competenze, ovvero l’esperienza.
Un approccio professionale infatti non parte dagli strumenti impiegati, ma da elementi più astratti che ricadono sotto il cappello della “progettazione”.
Capire quanto dura l’evento, stimare il numero di utenti connessi alla diretta e definire tutti i dettagli, ti porta ad avere maggiore consapevolezza e, solo alla fine, ti mette nelle condizioni di scegliere la piattaforma migliore da utilizzare.
Partire dalla progettazione dell’evento è essenziale per un approccio professionale, perché, ad esempio, se vuoi realizzare un evento chiuso e protetto da password ci sono delle piattaforme che dovrai escludere a priori.
Successivamente poi, assieme alla persona che si occupa della direzione della regia, potrai stabilire quante telecamere utilizzare, di quanti tecnici audio e video hai bisogno, oltre a definire i plus tecnologici da inserire per il tuo evento.
Tieni presente che quando parliamo di professionisti dello streaming, facciamo sempre riferimento a persone e attrezzature provenienti dal mondo della trasmissioni televisive.
Piattaforme per le dirette streaming
Una scelta sempre più diffusa, anche in ambito professionale, consiste nel trasmettere le live su uno dei propri canali social.
Questa soluzione permette di evitare alcune questioni tecniche ed allo stesso tempo di raggiungere direttamente i propri followers. Ma ci sono anche dei lati negativi nell’utilizzo dei social per lo streaming:
- innanzitutto bisogna fare i conti con i grossi limiti derivati dallo sfruttare un servizio gratuito che, per forza di cose, non può essere paragonato ad uno a pagamento;
- in secondo luogo sui social la nostra diretta è più esposta a distrazioni, dato che l’utente potrebbe allontanarsi per leggere una notifica o un messaggio arrivato proprio sulla piattaforma social.
Come fare una diretta streaming su Youtube
Youtube offre la possibilità di creare un canale streaming in cui trasmettere il proprio evento.
Dopo una configurazione minima in cui selezionare data e ora dell’inizio della live, scegliere se utilizzare una chat ed altre piccole cose il canale sarà pronto per essere utilizzato.
All’interno di questo canale puoi trasmettere qualsiasi genere di evento, ma attenzione ad un piccolo difetto della piattaforma: se durante la trasmissione si interrompe il flusso video che dalla telecamera o dalla regia va verso Youtube, molto spesso potrebbe chiudersi l’intero canale streaming, causando non pochi problemi agli utenti connessi.
Youtube non ha limiti di tempo di trasmissione ed ha anche il vantaggio che, se la tua diretta è incominciata da diverse ore, chi si connette ad evento già iniziato può scegliere di iniziare a vedere l’evento dall’inizio o “fare zapping” e partire da dove vuole, semplicemente spostandosi con la barra di scorrimento sotto il video.
Se usi Youtube in modo professionale, una volta che hai realizzato il canale puoi inviare la chiave streaming al videomaker o al service video, per fare in modo che siano loro a creare il segnale da trasmettere in quel canale.
Questa piccola accortezza ti permette di lavorare con personale esterno senza la necessità di condividere gli accessi al tuo account Youtube. Ma ricorda: in questo caso sarai tu a dover premere il pulsante per mandare la diretta live.
Come fare una diretta streaming su Facebook
Se spostiamo la nostra attenzione su Facebook troviamo funzioni per certi versi simili a Youtube, ma con delle differenze significative.
Il tempo di trasmissione massimo su Facebook è, ad esempio, fissato ad un massimo di 8 ore. Anche se questo limite è sufficientemente ampio da ospitare la maggior parte degli eventi è pur sempre un limite con cui fare i conti.
Anche con Facebook è possibile predisporre un canale streaming che genera una chiave per la trasmissione da far avere al proprio tecnico di fiducia. Con una piccola novità: quando crei il canale per lo streaming puoi decidere se farlo per un evento “one-shot” o per un evento ricorrente, come ad esempio una rubrica settimanale. In questo secondo caso dovrai generare la chiave streaming una sola volta.
Quando decidi di realizzare una diretta Facebook la prima decisione che dovrai prendere è scegliere se realizzarla all’interno di un profilo, di una pagina o di un gruppo. In questo modo potrai scegliere a chi far vedere il tuo evento, ma tieni sempre presente che una diretta live fatta su una pagina Facebook è accessibile a chiunque: anche a chi non è neppure iscritto a Facebook!
Come fare una diretta streaming su Linkedin
Realizzare una diretta streaming su Linkedin è leggermente più complesso rispetto agli altri social.
Linkedin richiede infatti una procedura di controllo e di approvazione del proprio profilo o pagina per poter accedere alla funzione streaming. Soddisfatti tutti questi requisiti potrai creare un canale.
Fai molta attenzione perché, anche qui, se interrompi la diretta il canale si chiude completamente, senza darti la possibilità di riaprirlo, con la conseguenza che perderai la maggior parte degli utenti connessi.
Come ultima cosa fai attenzione alla durata del tuo evento: le live su Linkedin durano al massimo 4 ore, dopodiché la diretta si interrompe in automatico.
Come fare una diretta streaming su Vimeo
Approcciandosi a Vimeo arriviamo di fronte alla soluzione più professionale conosciuta sul mercato. Dato che però Vimeo non è un canale social a tutti gli effetti, dovrai raggiungere il tuo pubblico con altri stratagemmi (ad esempio mandando un’email alla tua lista clienti per chiedergli di seguire la live).
Uno dei vantaggi di Vimeo è che è possibile trasmettere ed effettuare dei live streaming in forma privata, ovvero dando l’accesso solo a coloro che hanno effettuato un pagamento.
Vimeo limita la visione dell’evento ad un determinato sito internet (dominio), registra il live e offre una serie infinita di API a cui gli sviluppatori web possono collegarsi per ottenere risultati particolari. Inoltre ci sono dei piani streaming per dirette senza limiti di tempo e di pubblico.
Vimeo quindi costituisce sicuramente una soluzione altamente specializzata, che richiede anche delle competenze molto specifiche in grado di far funzionare correttamente questa potente macchina.
Trasmettere una live streaming sul sito
Fare la diretta streaming all’interno di un sito è relativamente semplice: è sufficiente creare un canale su uno dei canali social (esattamente come spiegato nei paragrafi precedenti) e successivamente generare il “codice embed” per integrare l’area di video streaming all’interno del proprio sito.
I relativi canali social chiederanno, di volta in volta, di spuntare alcuni checkbox per la privacy prima di integrare questo codice all’interno del proprio sito. Ricorda di farlo, altrimenti la diretta streaming non sarà visibile sul tuo sito.
Il grande inconveniente di utilizzare i canali social in questo modo deriva dal fatto che questa trasmissione andrà live sul tuo sito, ma anche sul canale social. Non potrai insomma scegliere di trasmettere solamente sul tuo sito lasciando fuori i social. Questo per un’ovvia ragione: la piattaforma social che ti offre questo servizio gratuito vuole, per lo meno, che tu gli fornisca dei contenuti per tenere le persone incollate all’interno della piattaforma social.
In questo contesto Vimeo è l’unica eccezione, che permette di fare una diretta streaming sul proprio sito senza limiti e completamente personalizzabile. Ma come detto prima Vimeo rientra fra le soluzioni a pagamento e, se entriamo fra le soluzioni professionali, Vimeo rappresenta solamente la soluzione più popolare: non necessariamente la migliore, la più efficace o la più economica.
Ovviamente nel mondo ci sono tanti altri servizi streaming a pagamento, dove è possibile personalizzare la trasmissione o la tua offerta di servizi. In tutti i casi il nostro consiglio è di non addentrarsi nella galassia dei servizi professionali senza essere accompagnati da un tecnico specializzato.
Un’ultima menzione spetta ai media server personalizzati. Esistono infatti delle aziende, Wowza è la più famosa, che possono costruire dei server dedicati con servizi personalizzati a partire dalle tue esigenze di business.
Sicuramente le soluzioni professionali evitano tutti i limiti delle soluzioni gratuite, che ti costringono a muoverti entro confini ben precisi e inaggirabili.
Come far interagire le persone all’interno di una diretta streaming
I live streaming al giorno d’oggi vengono realizzati per tanti motivi. A volte assistiamo ad eventi sportivi, o di teatro, che necessariamente devono essere trasmessi in tempo reale.
Ma negli ultimi anni anche le aziende, sempre più spesso, hanno iniziato a realizzare dirette streaming aziendali o di formazione per il proprio pubblico.
Diversamente dai grandi eventi sportivi e di intrattenimento, dove il pubblico si limita ad assistere passivamente allo spettacolo, negli eventi aziendali è fondamentale permettere al proprio pubblico di interagire con l’evento in diretta.
In base alla tipologia di evento è possibile interagire in tanti modi:
- chiedendo di partecipare ad un sondaggio online,
- chiedendo agli spettatori un’alzata di mano virtuale,
- dando la possibilità di fare domande tramite chat,
- intervenire direttamente in video con la propria webcam,
- ecc.
Le possibilità non mancano, ma quello che è importante chiarire ora è che una qualche forma di interazione deve esserci per forza. Non è infatti possibile pensare di realizzare un evento completamente in streaming, senza dare la possibilità ai partecipanti di interagire con noi ed evitare di annoiarsi troppo a guardare uno schermo per ore, fermi e immobili.
Né va insomma della riuscita del tuo evento.
Realizzare una live streaming in un luogo chiuso
Se fai una diretta in un luogo chiuso, come un teatro o una sala meeting, puoi sbizzarrirti come vuoi giocando con gli spazi e la tecnologia a tua disposizione.
Se scegli di realizzare un live streaming di questo tipo con molta probabilità avrai a tuo fianco un tecnico specializzato che ti seguirà e ti consiglierà.
Ecco quindi una serie di attrezzature con cui potresti avere a che fare o che avrai bisogno di conoscere per gestire una vera a propria regia video come fanno in tv:
Mixer video
È lo strumento che mixa il segnale di tutte le telecamere e delle altre sorgenti video esterne (come computer per la grafica, titoli e slide).
Roland V-8HD Video Switcher
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Blackmagic Design Atem Mini Extreme iso
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Mixer audio
Dispositivo a cui vengono collegati tutti i microfoni dei relatori dell’evento e del presentatore. Viene gestito da un tecnico specializzato che controlla e regola il livello audio dell’intero evento. Spesso sono integrati anche nel mixer video.
Computer per la gestione dei contenuti
Si tratta di una serie di semplici computer, ognuno adibito al controllo di una contenuto specifico. Vengono utilizzati per lanciare sigle, stacchetti video, audio, titoli sottopancia, ecc.
Telecamere
Per un live streaming di qualità è bene utilizzare almeno 3 telecamere, oggi facilmente reperibili a prezzi molto accessibili. L’obiettivo è avere a disposizione più inquadrature o dello stesso soggetto (es. il relatore che parla sul palco) o di soggetti diversi (es. il relatore in un’inquadratura e il pubblico in un’altra). Successivamente sarà compito del tecnico in regia, tramite il mixer video, di selezionare la telecamera da trasmettere live.
Encoder streaming
L’ultima parte determinante per realizzare un live streaming è l’encoder. Si tratta di uno speciale dispositivo (hardware o software) che serve per trasformare il segnale video in un flusso streaming diretto al server.
Solitamente si utilizzano dei software installati su dei computer per le dirette più amatoriali, mentre per le dirette professionali si preferisce utilizzare dei dispositivi hardware specifici per lo streaming più affidabili.
Realizzare una live streaming in movimento
È impensabile realizzare una diretta streaming all’aperto e in movimento utilizzando tutte le attrezzature che abbiamo elencato poco fa. Solo le regie televisive possono replicare un risultato simile, grazie ad una troupe di professionisti con attrezzature specifiche, simili a quelle impiegate per seguire il Giro d’Italia di ciclismo o la Formula 1.
La maggior parte delle aziende non dispone di queste attrezzature e il ventaglio delle possibilità si riduce, in molti casi, al semplice smartphone.
Cellulare alla mano, all’aperto, dovrai per forza di cose scendere a dei compromessi e rinunciare ad una buona dose di qualità.
In questo caso l’unico consiglio è di utilizzare la migliore connessione presente in modo da riuscire a trasmettere il miglior segnale possibile.
Un’alternativa ulteriore potrebbe essere quella di utilizzare una telecamera a batteria connessa ad un encoder in grado di trasmettere un flusso video di buona qualità.
Registrare una diretta streaming
Se realizzi una diretta streaming tramite una piattaforma è molto facile che le registrazioni avvengano in automatico (magari semplicemente dopo aver abilitato l’opzione). Con la possibilità di scaricare il file da utilizzare a proprio piacimento.
Il problema di questo approccio è che la qualità video delle registrazioni è la stessa qualità impostata per la trasmissione.
Cosa significa questo?
Che se devi abbassare la qualità della trasmissione per avere una diretta senza interruzioni o “lag”, ti ritroverai con delle registrazioni di bassa qualità. Al contrario: se vuoi delle registrazioni di alta qualità dovrai impostare una live streaming di alta qualità, rischiando di avere interruzioni durante la diretta.
Dovrai insomma scendere a compromessi se vuoi avere sia la diretta live che le registrazioni, per lo meno, in una qualità decente.
In alternativa puoi scegliere di bypassare la piattaforma per le registrazioni e registrare in autonomia, direttamente dal tuo computer o tramite apposite schedine SD, il segnale video e audio. In questo modo potrai configurare la migliore qualità possibile per le registrazioni, indipendentemente dalla qualità impostata per la live (dato che quest’ultima deve fare i conti con la tua connessione internet).
Potrai così ottenere un o più file video in qualità piena ed elevata che potrai utilizzare per qualunque tua esigenza.
Ci sono diversi tipi di registratori disponibili sul mercato, eccone alcuni:
Blackmagic Design HyperDeck Studio HD Plus
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Blackmagic Design Video Assist 7″
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La qualità di una diretta streaming
Altro aspetto molto importante da tenere presente prima di fare una diretta streaming è quello connesso alla qualità video che vogliamo trasmettere. Come già detto più volte, più qualità vogliamo per la diretta, maggiore sarà la connessione internet di cui abbiamo bisogno.
La qualità impostabile su piattaforme e hardware è compresa fra 1 e 10 Mb/s. Netflix, per fare un esempio, trasmette ad una qualità di 7 Mb/s in full HD e parliamo di soluzioni televisive altamente professionali.
Se non sei sicuro di avere una connessione abbastanza potente, ti consiglio di utilizzare una qualità più bassa, senza però mai scendere sotto i 2 Mb/s.
Per impostare la qualità dello streaming hai diverse possibilità. Se utilizzi il pc o lo smartphone per trasmettere, la qualità video sarà quella della telecamera. Mentre se utilizzi un software o hardware esterno potrai impostare la qualità a tuo piacimento.
Tipologie di connessione per la diretta streaming
Per effettuare una diretta di qualità il nostro consiglio è di non utilizzare mai la connessione wifi, poco affidabile e soggetta a cali di rete incontrollabili, interferenze e improvvisi affollamenti di frequenze. Tutti fattori che possono compromettere la tua trasmissione streaming.
Al contrario, un cavo di rete LAN connesso al router costituisce la migliore soluzione per la tua connessione.
Se ti appoggi ad un service professionale puoi assicurarti che il tuo partner tecnico disponga, oltre che di una buona connessione internet, anche di un apparato per una connessione internet di backup, da far entrare in azione nell’eventualità che la connessione principale possa avere dei problemi improvvisi. Questo piccolo accorgimento evita in ogni caso l’interruzione della trasmissione.
Software per la diretta streaming (encoder)
Per fare la diretta vera e propria possiamo utilizzare degli speciali software che si possono installare su qualunque computer.
Questi programmi trasformano il segnale video in un flusso streaming da inviare al media server.
Tra i software più comuni troviamo OBS Studio. Questo tool, oltre ad essere gratuito, gestisce più segnali video esterni tramite un adattatore che trasforma l’ingresso video in segnale usb.
Adattatore Elgato Cam Link
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Un altro software molto diffuso è Adobe Media Server (disponibile in licenza gratuita assieme all’acquisto di una serie praticamente infinita di dispositivi).
Hardware per la diretta streaming (encoder)
Se invece vuoi aumentare l’affidabilità della diretta, senza utilizzare un software installato sul tuo computer, hai la possibilità di utilizzare dei dispositivi hardware fisici per trasformare il segnale video in flusso streaming. Si tratta di strumenti nati con l’unico obiettivo di svolgere quest’unica soluzione specifica, quindi difficilmente potrai trovare di meglio a tua disposizione.
Fra le soluzioni più note e diffuse ne menzioniamo due:
Blackmagic Web Presenter HD
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Teradek Vidiu Go (SDI + HDMI)
Questi dispositivi non hanno bisogno di essere collegati ad un computer: basta connetterli alla corrente ed a internet, ed attraverso il cavo video di ingresso potrai effettuare lo streaming.
Che cosa NON è uno streaming
Le piattaforme come GoToMeeting, Zoom, ecc. sono piattaforme di videoconferenza solitamente utilizzate per realizzare webinar online e utilizzano una tecnologia completamente differente dalla tecnologia streaming: in questo caso parliamo infatti di webRTC.
È importantissimo non confondere queste due tecnologie, perché il loro comportamento è completamente differente. Per aiutarti pensa alla tua automobile: funziona a benzina o a diesel?
Se sai come viene alimentata la tua automobile sai anche che sarebbe un vero disastro sbagliare combustibile. Allo stesso tempo sai anche che le prestazioni di un motore diesel sono completamente differenti da un motore a benzina.
La stessa cosa succede se confronti la tecnologia streaming con la tecnologia webRTC.
- Streaming – Un solo flusso trasmesso, migliore qualità, latenza della trasmissione.
- webRTC – Tanti flussi trasmessi, peggiore qualità, trasmissione in tempo reale.
Semplificando il discorso: lo streaming viene usato quando vogliamo trasmettere, in modo unidirezionale, un segnale ad un pubblico; mentre la webRTC viene utilizzata quando tante persone vogliono trasmettere il proprio segnale ad altre persone che fanno altrettanto (esattamente come avviene in un meeting o conferenza in cui tutti parlano).
Conclusioni
Abbiamo così terminato questa analisi completa per spiegare come realizzare una diretta streaming. Come avrai avuto modo di capire, si tratta di un argomento molto articolato che va ben oltre la semplice diretta su Facebook e che richiede anche una certa competenza tecnica se vuoi fare qualcosa oltre la media.
Il nostro suggerimento è di provare, se ne hai la possibilità, ad addentrarti in questo mondo. In alternativa puoi affidarti ad un service specializzato in live streaming, che si occuperà di tutte le questioni tecniche al posto tuo.